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giovedì 27 febbraio 2014

Recensione: Locke - un uomo, una macchina e la cosa giusta da fare.

Titolo: Locke
Regia: Steven Knight
Cast: Tom Hardy
Anno: 2013



Forse a molti di voi il nome Steven Knight non dice molto. Se però vi nomino La Promessa dell’Assassino, superbo noir di David Cronenberg, e vi dico che la sceneggiatura è stata scritta proprio dallo stesso Knight, potrebbe iniziare a suscitarvi un certo interesse. Ecco,è proprio quello che è successo a me alla presentazione del film Locke a Venezia 70. Nel cast c’è il “bello e dannato” Tom Hardy, che nella sua carriera da attore ha fatto una scelta azzeccata dietro l’altra. Scopro che il cast fisico è composto esclusivamente da lui e che il film è ambientato in una macchina. Wow. La mia curiosità è alle stelle, e la vostra?




Un uomo in una Bmw guida nella notte, sicuro del cammino che sta percorrendo, ma soprattutto delle scelte che deve  prendere. Si allontana dalla sua vita soddisfacente, dalla famiglia felice che lo attende a casa per guardare una partita, dal lavoro sicuro nel quale è amato e rispettato. Nella solitudine di un’autostrada Ivan Locke abbandona tutto ciò che conosce, per confrontarsi con la propria coscienza, dirigendosi in un ospedale lontano da casa per dare un nome al figlio che sta per avere da una donna che non ama. Durante il tragitto si trova a dover gestire una serie di telefonate, attraverso le quali si confronterà con le problematiche causate dalla sua irremovibile decisione; dovrà affrontare l’argomento con la moglie, calmare la donna che sta per avere il figlio e monitorare a distanza il lavoro più importante della sua carriera lavorativa. Le voci degli interlocutori lo accompagnano al cellulare,tra incredulità, rabbia e delusione, in un intenso susseguirsi di dialoghi. Nel confrontarsi con le diverse sfaccettature della vicenda, Ivan Locke appare come un uomo deciso e onesto, ma nel profondo nasconde una forte fragilità, un vuoto che deve colmare. Con un perfetto equilibrio di silenzi, suoni, musiche e dialoghi, Locke di Steven Knight coinvolge, emoziona e fa riflettere. Tom Hardy regge la scena in modo incisivo per tutta la durata del film (un solo piano sequenza), riuscendo nell’impresa di stabilire un contatto con lo spettatore; durante la visione sarà difficile non appassionarsi al dramma personale di Ivan Locke.
Sebbene Locke sia stato presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, personalmente lo considero il vincitore morale della 70° edizione.

Il film uscirà nelle sale statunitensi il 18 aprile 2014 ma non si sa ancora niente riguardo alla distribuzione italiana. Però vi posso dire una cosa: guardatelo rigorosamente in lingua originale, nemmeno il doppiaggio più riuscito  riuscirà mai a rendere giustizia alle profonde sfumature dell’interpretazione di Tom Hardy. 

VOTO MOVIE JUNKIES: 10/10


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